Tesori nascosti

Tesori nascosti

Per chi avesse voglia di scoprire i piccoli tesori della città, oltre ai classici monumenti proponiamo alcuni scorci insoliti. Consigliamo di tenere una mappa a portata di mano, per non perdersi :)
All’inizio di Via Borsani , nell’angolo su piazza Marconi, si trova un antico palazzo con un autentico balconcino ligneo 1 del XV secolo.La facciata del palazzo mostra ancora la razza viscontea, sole raggiante di colore rosso su fondo giallo. Nel cortile del Castello è collocato un’antica pietra miliaria romana 2 del IV secolo d. C., ritrovata nel 1944 a Robecco s/N, rare testimonianza delle numerose strade commerciali che un tempo attraversavano la zona.

All’incrocio tra via Pavia e via C. M. Maggi, si trova una delle cappelline votive più belle della città .
Sul lato opposto dell’incrocio si può ammirare la Roggia Cardinala , che attraversa la città, dove sono ancora conservati una serie di antichi lavatoi, in uso fino all’avvento della lavatrice elettrica.
Proseguendo lungo la stessa via si raggiunge la chiesa S. Gaetano con l’annesso oratorio, complesso inaugurato nel 1955, opera dell’arch. Gelasio. Molto significativa è la recente vetrata 5 posta nell’area absidale raffigurante la “Resurrezione di Cristo” su disegno di Don Domenico Sguaitamatti. E’ stato ultimato il restauro del complesso nel 2013.

Di fronte alla stazione ferroviaria , tra via F. Cavallotti e via G. Negri, sotto l’Allea, l’area alberata realizzata in epoca fascista, è stato recuperato il ponte dell’anti- ca Porta Milano 6, l’ultima delle quattro porte della città realizzata risalente al XIII secolo e abbattuta nel 1870.

In via T. Grossi si può ancora scorgere la struttura dell’antica fornace Doria 7 attiva dal 1492, passa- ta alla famiglia Cocini, ed infine al marchese Luigi Cagnola di cui si vede lo stemma dipinto sulla fac- ciata. Fu una delle diverse fornaci attive fino agli anni ’50 del ‘900 per la produzione di mattoni, attività per cui la città era famosa un tempo.